Cà Bardassa è un edificio rurale a destinazione mista di fine Settecento, con parti più antiche e rappresenta un significativo esempio di architettura spontanea in Valchiavenna
Si trova a Fraciscio, frazione di Campodolcino posta quota 1341 s.l.m. Il suo nome deriva da uno degli ultimi proprietari.
L’edificio presenta una tipologia piuttosto evoluta, tipica della zona (altre case simili erano presenti in paese). La costruzione ingloba sia le parti residenziali sia il rustico. Un unico grande tetto a due falde rivestito in “piòte” copre l’intero edificio ed il colmo, posto circa a metà della grande facciata verso sud, in corrispondenza del muro di spina, segna la divisione fra residenza e fienile posti rispettivamente a ovest e a est.
Sulla facciata esterna, in alto, l’affresco della Madonna, fu fatto eseguire da Lorenzo Maria Levi nel 1834.
Il piano seminterrato era destinato a stalla per piccoli animali e bovini. All’abitazione si accede sul lato sinistro: nel corridoio “andit”, a destra, la stüa rivestita in pannelli di legno, soffitto a cassettoni con rosone e con la “pigna” in pietra, elemento riscaldante ed alimentato dal corridoio. A sinistra, la cucina “chjä dal foc”, in pietra e malta, con acquario e caratteristico locale “frigola” e, successivamente, la “casera”, locale per la lavorazione de latte. Una scala in legno porta alla spettacolare balconata del fienile “tecc dal fen” ed al piano superiore: due stanze sul retro e, sul davanti, la “stüa”, zona in semplici travi di legno.
L’edificio, di proprietà della Comunità Montana della Valchiavenna, è gestito dal MUVIS ed è testimonianza ben conservata dell’ambiente montano.
Orari di apertura dal 15 giugno al 15 settembre:
Mercoledì, Sabato e Domenica dalle 15:00 alle 18:00.
INGRESSO: intero € 2,50 , ridotto € 1,50
Visite FUORI PERIODO su prenotazione, chiamare: Anna, tel. +39 338 52 15 361